4 Maggio: Il Giorno della Tragedia di Superga

 


4 Maggio: Il Giorno della Tragedia di Superga

Il 4 maggio non è una data come le altre per il calcio italiano e per chiunque ami lo sport. In questo giorno, nel 1949, il Grande Torino – una delle squadre più forti e leggendarie della storia del calcio – perse la vita in un tragico incidente aereo sulla collina di Superga, nei pressi di Torino.

Il volo di ritorno da Lisbona, dove la squadra aveva disputato un'amichevole contro il Benfica, non arrivò mai a destinazione. L’aereo Fiat G.212 della compagnia ALI si schiantò contro il muraglione posteriore della Basilica di Superga a causa della scarsa visibilità dovuta al maltempo. Nessuno si salvò: morirono 31 persone, tra cui 18 calciatori, dirigenti, tecnici, giornalisti e l’equipaggio.

Il Grande Torino: una leggenda interrotta

Il Torino degli anni '40 non era una semplice squadra: era un simbolo. Cinque scudetti consecutivi, una formazione che costituiva quasi interamente la Nazionale italiana e uno stile di gioco che aveva conquistato il pubblico di tutta Europa. Giocatori come Valentino Mazzola, capitano e icona della squadra, erano diventati figure mitiche.

La tragedia di Superga spazzò via un’intera generazione di campioni e lasciò un segno profondo nell’anima del Paese. I funerali, seguiti da centinaia di migliaia di persone, furono una testimonianza del dolore collettivo.

Un’eredità che vive ancora

Oggi, il 4 maggio è un giorno di memoria. Ogni anno, il Torino Football Club, insieme ai suoi tifosi e alle istituzioni, commemora i Caduti di Superga con una cerimonia ufficiale sul luogo dell’incidente. È un momento in cui la città si ferma, il tempo sembra sospendersi, e il ricordo si fa più vivo che mai.

Il Grande Torino non fu solo una squadra vincente, ma un esempio di coesione, passione e dignità. Ricordarlo significa non dimenticare che lo sport può unire, ispirare, e talvolta, purtroppo, spezzare il cuore.

"Solo il fato li vinse." – Così recita la lapide posta a Superga. E in quelle poche parole si racchiude l’essenza di una leggenda che continua a vivere.

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