Marcinelle: il ricordo di una tragedia che parla ancora al presente



Marcinelle: il ricordo di una tragedia che parla ancora al presente


8 agosto 1956. Una data incisa nella memoria collettiva italiana, belga ed europea. Quel giorno, nel profondo della miniera di carbone di Bois du Cazier, a Marcinelle, in Belgio, un incendio devastante provocò la morte di 262 minatori su 275 presenti. Tra loro, ben 136 erano italiani, emigrati in cerca di lavoro e speranza.

A quasi 70 anni di distanza, la tragedia di Marcinelle non è solo un lutto da commemorare, ma un monito che risuona ancora oggi, parlando di diritti, sicurezza sul lavoro, dignità dei migranti.

L'Italia  che emigrava per fame

Negli anni ‘50, l’Italia era un Paese povero, provato dalla guerra e dall’instabilità. Il 23 giugno 1946, un accordo tra il governo italiano e quello belga aveva stabilito uno scambio: manodopera in cambio di carbone. Ogni settimana, il Belgio avrebbe fornito 200 kg di carbone per ogni minatore italiano impiegato nelle sue miniere.

Fu così che migliaia di italiani, soprattutto dal Sud, partirono per lavorare in condizioni durissime, spesso senza conoscere la lingua, senza diritti, e in ambienti estremamente pericolosi.

La tragedia

Alle 8:10 dell’8 agosto 1956, un incidente tecnico provocò un cortocircuito e un incendio nei cavi dell’ascensore principale. Il fumo tossico si propagò rapidamente nei cunicoli. Molti minatori morirono asfissiati. I soccorsi furono lenti e insufficienti. Solo 13 uomini si salvarono.

Il disastro fu uno shock per l’opinione pubblica. Fece emergere con forza la questione della sicurezza sul lavoro e del trattamento degli immigrati nei Paesi industrializzato

Il significato oggi

Dal 2001, l’8 agosto è la Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, per ricordare non solo Marcinelle, ma tutti gli italiani che hanno lasciato il proprio Paese cercando una vita migliore, spesso a caro prezzo.

Marcinelle ci parla anche del presente. In un mondo dove il lavoro migrante è ancora spesso sfruttato, dove gli incidenti sul lavoro continuano ad accadere, quella miniera belga resta simbolo della necessità di non dimenticare e di lottare per condizioni di lavoro umane e giuste per tutti.

Conclusione

Ricordare Marcinelle non è solo un atto di pietà o memoria storica. È un impegno verso il futuro: perché ogni vita persa per lavoro sia onorata con diritti, sicurezza e dignità per tutti i lavoratori, italiani o stranieri che siano.


“Era gente che lavorava per vivere. Ed è morta perché lavorava.”

– In ricordo dei caduti di Marcinelle.

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