Martirano: il cuore antico della Calabria che resiste al tempo
Nel cuore della Calabria, adagiato tra le colline della valle del Savuto, si nasconde un piccolo borgo con una storia sorprendente: Martirano. Un nome forse poco noto a chi viene da fuori, ma che custodisce secoli di eventi, leggende e rinascite. Visitare Martirano oggi significa attraversare le epoche, camminando tra vicoli di pietra, resti normanni e panorami mozzafiato.
Un'origine antica, tra mito e storia
Le origini di Martirano si perdono nel tempo. Secondo alcune fonti, il territorio era noto già in epoca preromana con il nome di Mamertum, forse legato al dio Marte o ai Mamertini, soldati mercenari che combatterono nella Magna Grecia. Sotto i Romani, la zona ebbe un ruolo importante per l’estrazione della pece e il controllo delle vie interne della Calabria.
Ma è nel Medioevo che Martirano inizia a scrivere le sue pagine più affascinanti. I Normanni, intorno all’anno 1000, costruiscono qui una possente fortezza per controllare il passaggio tra la costa tirrenica e l’interno della regione. Nel 1058 viene istituita anche la diocesi, che renderà Martirano un importante centro religioso per diversi secoli.
Il terremoto che cambiò tutto
Nel 1638, un terremoto devastante colpì l’intera Calabria centrale. Martirano fu quasi completamente distrutto, così come la sua cattedrale, il castello e gran parte delle abitazioni. Da quel momento, il borgo entrò in un lungo periodo di decadenza, ma la sua gente non si arrese.
A seguito del sisma, molti abitanti si spostarono in zone più sicure, fondando nuovi insediamenti nei dintorni. Ma Martirano non fu abbandonato: come spesso accade nei paesi del Sud, le radici erano troppo profonde per essere recise così facilmente.
Martirano Vecchio e Martirano Nuovo
Nel 1905 un altro potente terremoto colpì l’area, segnando un nuovo punto di svolta. Parte della popolazione si trasferì su un altopiano vicino, dove fu costruito un nuovo centro abitato grazie all’intervento del comune di Milano. Nasce così Martirano Nuovo (oggi Martirano Lombardo), mentre il borgo originario prese il nome di Martirano Vecchio.
Il passaggio non fu indolore: tra i due paesi si svilupparono rivalità e tensioni che durarono decenni, culminate in episodi violenti e nella distruzione dell’archivio comunale. Solo nel 1956 Martirano Vecchio riconquistò l’autonomia amministrativa, tornando ad essere un comune indipendente.
Un patrimonio da riscoprire
Passeggiando oggi per le vie di Martirano Vecchio, si respira ancora l’atmosfera di un tempo. I ruderi del castello normanno, la chiesa dell’Assunta, i vicoli stretti e le case in pietra raccontano storie antiche, fatte di fede, lotta e sopravvivenza. La natura è protagonista: uliveti, vigneti, querce secolari e panorami mozzafiato sulle montagne circostanti fanno da cornice a un luogo autentico e silenzioso.
Non mancano le tradizioni: le feste patronali, le sagre di paese e i riti religiosi mantengono vivo il legame tra passato e presente. E negli ultimi anni, giovani e associazioni locali stanno provando a rilanciare il borgo con iniziative culturali, eventi, cammini naturalistici e progetti di turismo lento.
Perché visitare Martirano?
Martirano non è una meta da cartolina. È un luogo vero. Un angolo di Calabria che ha sofferto, ma che non ha mai smesso di resistere. Per chi ama i borghi autentici, le storie dimenticate e i luoghi fuori dalle rotte turistiche, Martirano è una tappa preziosa.
Che siate viaggiatori, storici, fotografi o semplici curiosi, Martirano vi accoglierà con la sua quiete e con una storia che merita di essere raccontata, ascoltata e, soprattutto, vissuta

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