Cosa mi succederà dopo una laringectomia totale?



Cosa mi succederà dopo una laringectomia totale?


La laringectomia totale è un intervento chirurgico complesso che comporta cambiamenti significativi nella vita quotidiana. Comprendere in anticipo le possibili conseguenze aiuta a prepararsi meglio e ad affrontare il percorso di riabilitazione con maggiore consapevolezza.


Le principali conseguenze della laringectomia totale


Dopo l’intervento possono manifestarsi diverse conseguenze funzionali:


Perdita della respirazione attraverso le vie aeree superiori: la respirazione avverrà attraverso lo stoma tracheale.


Perdita del condizionamento dell’aria inspirata: l’aria non sarà più filtrata, umidificata e riscaldata dal naso.


Perdita o riduzione di gusto e olfatto: legata al mancato passaggio dell’aria dal naso.


Perdita della voce: occorrerà ricorrere a metodi alternativi di comunicazione (voce esofagea, protesi fonatoria, apparecchi elettronici).


Riduzione della tosse: con conseguente difficoltà nella rimozione delle secrezioni.


Difficoltà nella deglutizione (in particolare se associata a radioterapia o lesioni nervose).



Deficit del nervo spinale e “Shoulder syndrome”


Quando l’intervento comprende anche la linfoadenectomia laterocervicale radicale, può rendersi necessario sacrificare il nervo spinale.

Questo determina:


problemi funzionali: difficoltà nella mobilità della spalla;


problemi estetici: perdita del muscolo sternocleidomastoideo e dei tessuti molli del collo.



Questa condizione viene chiamata Shoulder syndrome.

Un intervento fisiatrico mirato, con esercizi semplici e costanti, riduce il dolore e permette di recuperare buona parte della funzionalità della spalla. Gli esercizi possono essere eseguiti in autonomia, dopo istruzione adeguata e con il supporto del caregiver riabilitatore.


Deglutizione e disfagia: cosa sapere


La deglutizione è un meccanismo complesso che prevede tre fasi:


1. Fase orale (volontaria) – preparazione e spinta del bolo verso la faringe.



2. Fase faringea (riflessa) – chiusura delle vie respiratorie e passaggio del bolo in esofago.



3. Fase esofagea – trasporto del bolo verso lo stomaco.




Gli interventi a livello cervico-facciale e della laringe possono alterare questo processo e portare a disfagia. Le difficoltà variano in base alla sede chirurgica:


tumori del cavo orale → problemi nella preparazione del bolo;


tumori dell’orofaringe → alterazioni della fase orale e faringea;


interventi sulla porzione sopraglottica → rischio di aspirazione del bolo nelle vie respiratorie.



Come si studia la deglutizione


È fondamentale valutare la deglutizione già dall’inizio tramite esami specifici:


Studio con mezzo di contrasto idrosolubile – per valutare l’eventuale inalazione del bolo;


Fibroendoscopia – per visualizzare direttamente le strutture coinvolte.



La riabilitazione della deglutizione


In presenza di disfagia, il percorso riabilitativo insegna strategie pratiche, come:


piegare in avanti il capo portando il mento verso il torace per facilitare il passaggio del bolo;


adottare tecniche respiratorie coordinate durante i pasti.



Queste semplici manovre, se eseguite correttamente, possono migliorare notevolmente la sicurezza e l’efficacia della deglutizione.



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Conclusioni


La laringectomia totale comporta cambiamenti importanti, ma con un corretto supporto riabilitativo (fisioterapia, logopedia, tecniche di deglutizione e comunicazione alternativa) è possibile recuperare una buona qualità di vita. La collaborazione tra paziente, caregiver e specialisti è la chiave del percorso di adattamento.



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