Disfagia nel paziente laringectomizzato totale: cosa sapere e come affrontarla



Disfagia nel paziente laringectomizzato totale: cosa sapere e come affrontarla

La laringectomia totale è un intervento chirurgico che prevede la rimozione completa della laringe, solitamente a seguito di tumori maligni. Dopo l’operazione, il paziente respira attraverso una tracheostomia definitiva e deve adattarsi a una nuova modalità di comunicazione e alimentazione.
Tra le possibili conseguenze post-operatorie vi è la disfagia, ossia la difficoltà a deglutire. Questo problema, seppur variabile da persona a persona, può incidere profondamente sulla qualità della vita e sull’autonomia quotidiana.

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Perché può comparire la disfagia dopo laringectomia

La disfagia nel paziente laringectomizzato può dipendere da diversi fattori:

Alterazioni anatomiche: l’asportazione della laringe modifica i rapporti tra faringe, base della lingua ed esofago.

Rigidità cicatriziale: la formazione di tessuto fibroso può ridurre l’elasticità delle strutture coinvolte.

Sequele della radioterapia: spesso associata all’intervento, può aumentare la fibrosi e ridurre la motilità dei tessuti.

Complicanze chirurgiche: fistole, stenosi o esiti cicatriziali particolarmente estesi.

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Sintomi della disfagia nel laringectomizzato

I segnali più comuni che possono indicare disfagia sono:

Sensazione di cibo che “si ferma” in gola o nel petto.

Necessità di più deglutizioni per mandare giù un boccone.

Dolore o fastidio durante la deglutizione (odinofagia).

Perdita di peso non intenzionale.

Rigurgito di cibi o liquidi attraverso la tracheostomia (in caso di fistola).

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Valutazione e diagnosi

La diagnosi di disfagia richiede un approccio multidisciplinare:

Valutazione clinica da parte dell’otorinolaringoiatra.

Esami strumentali, come la videofluoroscopia o la fibroendoscopia con prova di deglutizione, che permettono di osservare in tempo reale il transito del bolo alimentare.

Supporto logopedico, fondamentale per identificare le difficoltà specifiche del paziente.

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Trattamento e riabilitazione

Il percorso terapeutico dipende dall’origine e dalla gravità della disfagia. Le strategie più comuni includono:

Logopedia deglutitoria: esercizi mirati per migliorare la mobilità della lingua, del faringe e la coordinazione della deglutizione.

Adattamento dietetico: modificare consistenza e temperatura degli alimenti (cibi morbidi, omogeneizzati, addensanti per i liquidi).

Gestione delle complicanze: nei casi di stenosi o fistole può essere necessario un intervento chirurgico correttivo.

Supporto nutrizionale: attraverso il dietista, per prevenire malnutrizione e perdita di peso.

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L’importanza del supporto psicologico

Affrontare una laringectomia totale non significa solo gestire le difficoltà fisiche. La disfagia, insieme alle problematiche comunicative e respiratorie, può avere un forte impatto emotivo e sociale. Per questo motivo, il supporto psicologico e l’inclusione in gruppi di pazienti laringectomizzati possono rappresentare un aiuto prezioso.

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Conclusioni

La disfagia nel laringectomizzato totale è una condizione frequente ma affrontabile. Con un percorso di valutazione precoce, riabilitazione logopedica e adeguato sostegno nutrizionale e psicologico, è possibile migliorare la qualità della vita e recuperare autonomia nelle attività quotidiane.
La chiave è un approccio integrato, che unisca competenze mediche, logopediche e nutrizionali, sempre personalizzato sulle esigenze del singolo paziente.

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