Laringectomizzato Totale: Il Nemico è l’Ignoranza

🎙️ Laringectomizzato Totale: Il Nemico è l’Ignoranza


> “Non ho più voce, ma ho parola. Non ho più corde, ma ho coraggio.”

Essere laringectomizzati totali non è una fine. È un inizio diverso. Un inizio che molti non conoscono, non comprendono, o peggio: non vogliono vedere.  

E allora diciamolo chiaro: il nostro nemico non è la malattia. È l’ignoranza.

L’ignoranza è un muro silenzioso

L’ignoranza è quella che ci guarda con pietà, ma non ci ascolta.  

È quella che ci parla più forte, come se fossimo sordi.  

È quella che ci evita, perché non sa come interagire.  

È quella che ci riduce a “quello che non può più parlare”, come se la voce fosse l’unico modo per esistere.

L’ignoranza è un muro. Ma noi siamo muratori di senso. E ogni parola scritta, ogni gesto, ogni sguardo consapevole è un mattone che lo abbatte.

🧠 La voce è un concetto, non un suono

Chi ha detto che la voce è solo vibrazione?  

La voce è presenza. È volontà. È identità.  

Parliamo con le mani, con gli occhi, con la tecnologia, con la scrittura, con l’ironia.  

Parliamo con la nostra storia. E la nostra storia merita di essere ascoltata.

Essere laringectomizzati totali significa reinventare il linguaggio.  

Significa trasformare il corpo in un laboratorio di comunicazione.  

Significa diventare esperti di empatia, di pazienza, di creatività.

🛑 Non siamo “poverini”. Siamo pionieri.

Siamo quelli che hanno attraversato il buio e sono tornati con una nuova luce.  

Siamo quelli che hanno perso una parte di sé, ma hanno trovato una nuova forza.  

Siamo quelli che ogni giorno combattono non solo per sé stessi, ma per chi verrà dopo.

Non chiediamo compassione. Chiediamo rispetto.  

Non vogliamo essere “inclusi” come favore. Vogliamo essere riconosciuti come parte attiva della società.

📣 La battaglia è culturale, non clinica

La medicina ci ha salvato la vita. Ma è la cultura che può restituircela pienamente.  

Serve formazione nelle scuole, nei media, nei luoghi di lavoro.  

Serve che chi lavora nella comunicazione impari a rappresentarci con dignità.  

Serve che le istituzioni ci coinvolgano, non solo ci assistano.

Perché non siamo “casi”. Siamo cittadini.  

E un cittadino che non può parlare a voce alta ha comunque diritto a essere ascoltato.

🔧 Strumenti, non miracoli

Usiamo valvole fonatorie, elettrolaringi, app vocali, lavagnette, sguardi.  

Non sono miracoli. Sono strumenti.  

E come ogni strumento, funzionano solo se chi ci sta intorno è disposto a usarli con noi.

La comunicazione è un atto collettivo.  

Non basta che io voglia parlare. Serve che tu voglia capire.

Educare per liberare

Ogni volta che raccontiamo la nostra esperienza, stiamo facendo educazione civica.  

Ogni volta che correggiamo un pregiudizio, stiamo facendo attivismo.  

Ogni volta che ci mostriamo per quello che siamo, stiamo liberando altri dal silenzio.

Non siamo testimonial. Siamo testimoni.  

E la nostra testimonianza è un atto politico, poetico, necessario.

Concludendo: il vero buco è nella conoscenza

Il nostro collo ha un’apertura. Ma il vero buco è nella conoscenza collettiva.  

Un buco che si riempie solo con informazione, empatia, ascolto.

Laringectomizzato totale. Il nemico è l’ignoranza.  

E noi, ogni giorno, siamo la sua sconfitta.

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