L’inverno non è mai neutro. Per chi ha affrontato una laringectomia totale, il freddo porta con sé sfide concrete: aria secca, sbalzi termici, rischio di infezioni respiratorie. Ma non è solo una questione clinica. È anche una questione di dignità, di adattamento, di cura quotidiana. Questo articolo vuole essere una guida pratica e rispettosa, pensata per chi respira attraverso uno stoma e affronta l’inverno con coraggio e consapevolezza.
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🧣 Proteggere lo stoma: il primo gesto di cura
Lo stoma è una porta aperta sul mondo. In inverno, va protetto con attenzione:
- Mai scoperto all’aperto: il freddo secco può irritare le vie respiratorie. Usa sciarpe morbide, copristoma in tessuto tecnico, o mascherine tracheali.
- Scambiatori di calore e umidità (HME): dispositivi come il “nasino” simulano la funzione del naso, riscaldando e umidificando l’aria inspirata.
- Evita sbalzi termici: entrare in ambienti caldi dopo essere stati al freddo può causare congestione e fastidio.
Un consiglio pratico: scegli tessuti traspiranti ma caldi, come il pile o il cotone felpato. E se sei creativo, personalizza il tuo copristoma con colori, ricami, simboli. Anche la protezione può diventare espressione.
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💧 Umidificare l’ambiente: respirare meglio, dormire meglio
L’aria secca è nemica dello stoma. Ecco come contrastarla:
- Umidificatori a vapore freddo o caldo: ideali per la camera da letto, aiutano a mantenere l’umidità giusta.
- Soluzioni casalinghe: contenitori d’acqua vicino ai termosifoni, panni umidi stesi, piante da interno.
- Docce calde e bagni di vapore: possono offrire sollievo, ma attenzione a non esporre lo stoma direttamente al vapore.
Respirare aria umida riduce la formazione di croste, facilita l’espettorazione e migliora la qualità del sonno.
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🧼 Igiene dello stoma e della cannula: rituale quotidiano
La pulizia non è solo igiene, è anche prevenzione:
- Pulizia della cannula: almeno 2 volte al giorno con acqua calda e spazzolino dedicato.
- Disinfezione dello stoma: con garze imbevute di Citrosil o Betadine, evitando il reflusso nella trachea.
- Lubrificazione: usa olio gomenolato per facilitare l’inserimento della cannula e ridurre l’attrito.
Tieni sempre a portata di mano: garze sterili, aspiratore, sondini, soluzione fisiologica. Organizza un “kit d’inverno” pronto all’uso.
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🛡️ Prevenzione delle infezioni: meglio agire prima
Il sistema respiratorio, dopo una laringectomia, è più esposto. Ecco come proteggerlo:
- Vaccini stagionali: chiedi al medico se puoi fare influenza e pneumococco.
- Evita luoghi affollati: soprattutto durante i picchi influenzali.
- Igiene delle mani: fondamentale per evitare contaminazioni.
- Alimentazione equilibrata: frutta, verdura, vitamine, idratazione.
Se senti muco denso o difficoltà respiratorie, non aspettare: intervieni subito con aspirazione o consulto medico.
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🧠 Benessere psicologico: anche l’inverno ha bisogno di luce
La voce cambia, ma la comunicazione resta. L’inverno può accentuare la solitudine, ma anche aprire spazi di riflessione e connessione:
- Reti di supporto: gruppi online, associazioni, amici, familiari.
- Attività creative: scrittura, disegno, cucina, fotografia.
- Tecnologie di supporto: protesi fonatorie, laringofoni, app di comunicazione.
Ricorda: non sei solo. Ogni gesto di cura è anche un gesto di resistenza. Ogni parola detta, scritta o pensata è una forma di presenza.
📦 Bonus: il kit d’inverno del laringectomizzato
Ecco cosa non dovrebbe mancare:


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