La Cattedrale di San Leo a Bova: cuore spirituale e simbolo della Grecìa di Calabria
🌄 Un borgo sospeso tra storia e mito
Bova, capitale culturale della Grecìa di Calabria, è un borgo che conserva ancora oggi tracce profonde della lingua e delle tradizioni grecaniche. Passeggiando tra i vicoli in pietra, le case addossate l’una all’altra e le scalinate che si arrampicano verso il castello normanno, si arriva alla Cattedrale di San Leo, un edificio che non è solo luogo di culto, ma anche scrigno di memoria collettiva.
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📜 Le origini e la devozione
La chiesa, edificata tra il XVII e XVIII secolo, sorge su strutture più antiche e fu progressivamente arricchita da famiglie nobili e confraternite locali. È dedicata a San Leo di Bova, venerato come patrono e taumaturgo. La sua figura è avvolta da racconti popolari che lo descrivono come protettore dei campi e delle genti, capace di intercedere nei momenti di carestia e calamità.
Ogni anno, il 5 maggio, la comunità celebra la festa del santo con una solenne processione: il busto argenteo di San Leo viene portato tra le vie del borgo, accompagnato da canti, preghiere e dal suono delle campane che risuonano come un richiamo identitario.
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🏛️ Architettura e arte sacra
La Cattedrale si presenta con una pianta rettangolare a navata unica, arricchita da cappelle laterali e stucchi ottocenteschi che donano luminosità e movimento alle pareti.
- Altare maggiore barocco: sontuoso, con marmi policromi e decorazioni che riflettono la ricchezza artistica del periodo.
- Statua marmorea di San Leo (1582): attribuita a Rinaldo Bonanno, raffigura il santo in atteggiamento solenne e custodisce la devozione di secoli.
- Colonne in marmo rosso intarsiato: incorniciano la statua e portano lo stemma della città di Bova, segno di orgoglio civico.
- Cappella delle Reliquie (1722): dono dei fratelli Marzano, conserva ossa della mano, dei piedi e del cranio del santo, testimonianza tangibile della fede popolare.
Ogni dettaglio architettonico e artistico racconta la volontà della comunità di rendere la Cattedrale non solo un luogo di preghiera, ma anche un monumento alla propria identità.
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🙏 La dimensione spirituale e comunitaria
La Cattedrale di San Leo è il cuore pulsante della vita religiosa di Bova. Qui si celebrano le principali liturgie, ma soprattutto si rinnova il legame tra fede e tradizione. La festa di maggio diventa un momento di rinascita collettiva, in cui la comunità si ritrova, riafferma la propria appartenenza e trasmette ai più giovani il senso della devozione.
Il culto di San Leo è anche un ponte tra passato e presente: i riti antichi si mescolano con nuove forme di partecipazione, mantenendo viva la tradizione grecanica.
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🌍 Perché visitarla
Un viaggio a Bova non può prescindere dalla visita alla Cattedrale di San Leo.
- È un luogo di arte barocca che sorprende per la sua ricchezza in un borgo di montagna.
- È un simbolo di resilienza, sopravvissuto a terremoti e alluvioni che hanno segnato la storia della Calabria.
- È un centro di tradizione viva, dove la fede si intreccia con la cultura grecanica e con la memoria storica.
Chi entra nella Cattedrale non trova solo un edificio religioso, ma un racconto di comunità, un mosaico di fede, arte e identità che rende Bova unica nel panorama calabrese.
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✨ Conclusione
La Cattedrale di San Leo è molto più di un santuario: è la voce di un popolo che ha saputo custodire la propria storia e trasformarla in patrimonio condiviso. Visitandola, si percepisce la forza di una tradizione che resiste al tempo e continua a parlare con la stessa intensità di secoli fa.


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